Il fulcro di questo lavoro ha a che fare con l’individuazione di insorgenze di stereotipi e manifestazione di pregiudizi nel corso di processi comunicativi – verbali e non verbali – osservati nell’ambito della classe scolastica. In particolare, si è scelto di focalizzarsi su caratteristiche e ruoli attribuiti dalle generazioni più giovani della nostra società al genere femminile e sulla rappresentazione dell’alterità etnica e culturale.
Per cercare di cogliere il dispiegarsi di atteggiamenti conseguenti al pregiudizio, si è deciso di condurre una ricerca etnografica di taglio socio-linguistico nell’ambito di due scuole: la primaria statale “Carlo Pisacane”, presente nel quartiere sud di Roma Tor Pignattara, e la secondaria di primo grado, anch’essa statale, “Don Morosini”, ubicata nel quartiere nord di Roma Primavalle.
La ricerca è stata condotta servendosi del metodo qualitativo e per preservare la naturalità del dato sono state presentate alle classi attività connesse ai temi sopra indicati che hanno fornito possibilità ai/alle partecipanti di intervenire e confrontarsi liberamente tra loro.
Profilo
Nata a Roma nel 1986, a seguito del suo forte interesse per gli studi sul pregiudizio linguistico ha conseguito, presso l’università degli studi di Roma “Tor Vergata”, la laurea magistrale in “Letteratura italiana, filologia italiana e linguistica” con una tesi in Linguistica generale e Glottodidattica dal titolo “Il pregiudizio nell’interazione sociale: analisi del discorso all’interno di una classe scolastica”. Precedentemente, nell’ambito di un tirocinio annuale, ha tenuto un corso di italiano per discenti L2 e di potenziamento per apprendenti L1 presso la scuola media statale “G. Don Morosini”. Attualmente inserita nelle graduatorie di III fascia nella provincia di Roma per le classi di concorso A012 e A022, continua la sua formazione professionale attraverso lo studio e la preparazione per l’esame Ditals di II livello e la frequentazione di un corso su comprensione e tecniche di intervento nei confronti di studenti e studentesse con disturbo specifico dell’apprendimento (DSA).